

Carissimo confratello,
si fa sempre più drammatico il bilancio della catastrofe che ha colpito il Sud-est della Turchia e il Nord della Siria. I bisogni umanitari sono enormi. “Manca l’acqua potabile, l’elettricità, le vie di comunicazione sono interrotte, c’è bisogno di tutto”, queste le parole del Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia, a poco più di 24 ore dal terremoto.
Caritas Italiana ha espresso vicinanza, solidarietà e cordoglio alle Chiese locali ed è in costante contatto con Caritas Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas internazionale per raccogliere regolarmente le informazioni e diffonderle alla rete in Italia, coordinarsi con tutti gli attori in loco, partecipare all’appoggio tecnico con proprio personale in base alle esigenze espresse dalle due Caritas. Come già comunicato, grazie al contributo di € 500.000,00 della Conferenza Episcopale Italiana, è stato predisposto un primo stanziamento di fondi per il sostegno degli interventi.
Al fine di sostenere tali interventi, la nostra Caritas diocesana darà il proprio contributo avviando una raccolta fondi a livello diocesano in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Ti invito, pertanto, a sensibilizzare la tua comunità parrocchiale per questa emergenza.
Le offerte potranno essere trasmesse alla Caritas diocesana direttamente in segreteria oppure tramite bonifico bancario(Banca Monte dei Paschi di Siena – Arcidiocesi di Catanzaro Squillace – iban: IT75K0103004400000000004012), bollettino o bonifico postale (conto n. 001022350787 – Caritas Arcidiocesi Metropolitana CZ-Squillace – Iban: IT51N0760104400001022350787), inserendo come causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”.
Da Caritas Italiana, infine, ci arrivano le seguenti raccomandazioni:
- Non effettuare raccolte di beni materiali. Entrambe le Caritas nazionali hanno espressamente richiesto di non inviare beni dall’estero. Per le comunità italiane la forma di aiuto più opportuna resta la colletta in denaro.
- Ogni eventuale richiesta da parte di realtà locali è importante sia segnalata e coordinata con Caritas Italiana, tenendo conto in ogni caso che al momento si raccomanda di non recarsi nei due Paesi.
- Al momento non viene richiesto l’invio sul posto di personale espatriato dall’Europa in aggiunta a quello già concordato con le rispettive Caritas nazionali. Disponibilità in tal senso vanno gestite opportunamente illustrando le difficoltà e le esigenze reali.
Tali raccomandazioni sono particolarmente importanti in questa emergenza data la complessità del contesto socio-politico nei due Paesi e nell’area colpita in particolare nonché il delicato equilibrio in cui operano le Chiese.
Un saluto fraterno
Don Pietro